A Carnevale ogni scherzo vale!
Ecco la festa che celebra l’abbondanza, l’eccesso, la follia e il sovvertimento dell’ordine. Ed ecco anche le maschere, che per un giorno ci legano ancora ai riti medievali. Ma quali sono i carnevali più belli? Quali sono quelli più strani? Battaglie rituali, corse di cavalli, abbuffate, fuochi e danze: scopri dove andare il Martedì Grasso.
La Battaglia delle Arance di Ivrea.
Se vuoi vedere qualcosa di davvero spettacolare e unico, la Battaglia delle Arance di Ivrea è da non perdere. 11 quintali di arance per 12 mila aranceri che per tre giorni, dalla domenica al Martedì Grasso, combattono come in una gigantesca sassaiola. Il popolo, simbolicamente a piedi, lancia le arance addosso ai potenti che sono sui carri, i quali rispondono all’attacco con altrettante arance. Così a Ivrea si rispetta l’antica tradizione medievale che a Carnevale prevede il ribaltamento dei poteri.
Sa Carrela a Santu Lussurgiu
Immagina un antico paese in Sardegna, con le strade strette strette. Qui si mantiene un’incredibile tradizione equestre che a Carnevale si mostra in tutta la sua forza e bellezza. È Sa Carrela: una corsa sfrenata a cavallo per le vie del paese fatta da due cavalieri che galoppano l’uno a fianco dell’altro abbracciati. Destrezza e coraggio per celebrare la festa con una gara che coinvolge tutti.
(Foto Pro Loco Santu Lussurgiu)
Rogo di Peppe Nappa a Sciacca
Tradizione vuole che alla fine della festa, il Martedì Grasso, venga bruciato il cosiddetto Re del Carnevale. Questo è il rito propiziatorio per eccellenza, dato che il Re del Carnevale rappresenta il capro espiatorio che con il suo sacrificio libera la comunità da tutti i mali. Naturalmente il sacrificio è simbolico, e a Sciacca a finire sul rogo è un fantoccio di cartapesta che ritrae la maschera tradizionale della città siciliana: Peppe Nappa. Sono tante le feste di Carnevale in cui si assiste a questi roghi: il rogo del Tasi a Cento, il rogo del Povero Piero a Trezzo sull’Adda, il rogo di Cicciolo a Piombino… Non hai che l’imbarazzo della scelta. E più il pupazzo brucia in fretta, più è propizio.
Il Carnevale Asburgico di Madonna di Campiglio
Se il Carnevale tradizionale non fa per te, e preferisci invece tuffarti nell’atmosfera fiabesca di una corte principesca, niente di meglio del Carnevale Asburgico di Madonna di Campiglio. Puoi danzare nel famoso Salone Hofer dell’Hotel des Alpes a fianco degli imperatori Francesco Giuseppe e Sissi, rigorosamente in abito d’epoca.
(Foto P. Bisti)
Pranzo del Purgatorio a Gradoli
Infine, se hai voglia di un’abbuffata colossale, devi andare a Gradoli, ma non per Carnevale: ci devi andare il Mercoledì delle Ceneri, cioè il giorno dopo il Martedì Grasso, quando si tiene il Pranzo del Purgatorio. Leggenda vuole che i membri della confraternita, detta «Fratellanza del Purgatorio», andassero in giro per tutto il periodo del Carnevale raccogliendo offerte di cibo. Finite le feste, si imbandiva un pranzo con tutto il ben di Dio che era stato offerto, un pranzo enorme al quale erano invitati tutti, perché così facendo e mangiando, si nutrivano anche le anime del Purgatorio. Il menù non cambia mai: fagioli del Purgatorio, minestra di riso con ricetta segreta al sugo di tinca, luccio in umido, nasello fritto, baccalà lesso e una mela. I commensali, di solito più di 2000, sono invitati a portarsi da casa posate, pane e vino.